Si comunica alle cooperative aderenti le maggiori novità in materia di cooperative introdotte con la Legge Finanziaria 2018. Le seguenti novità sono immediatamente operative a partire dal 01/01/2018:

  • L’articolo 1, comma 936, ha stabilito che l’amministrazione delle società dovrà essere affidata ad un organo collegiale composto da almeno tre soggetti (scelti in maggioranza tra i soci della cooperativa), venendo meno quindi la possibilità di nomina di un amministratore unico. La norma stabilisce inoltre che gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi. Per quanto riguarda le cooperative di nuova costituzione la norma impone che il C.d.A. sia l’unica forma di gestione possibile. Il problema si pone per tutte le cooperative che attualmente hanno un amministratore unico, oppure un C.d.A. con un numero inferiore a tre componenti. In tal caso si consiglia di convocare immediatamente un’assemblea per deliberare la nomina di un C.d.A..
  • Un’altra importante novità riguarda il Prestito sociale. L’articolo 1, comma 238, ha stabilito che il finanziamento dei soci deve essere finalizzato al raggiungimento dell’oggetto e dello scopo sociale. La Legge fissa anche il limite massimo dei prestiti che non può superare il triplo del patrimonio. Se attualmente ci fosse un prestito che eccede tale limite, il rientro al di sotto del triplo del patrimonio deve avvenire gradualmente entro tre anni con facoltà di proroga in casi eccezionali giustificati con l’interesse dei soci prestatori.
  • Infine, il comma 936 dell’articolo 1, stabilisce sanzioni particolarmente gravi per le cooperative che si sottraggono alla vigilanza o che non rispettino le finalità mutualistiche: rispettivamente le sanzioni sono: cancellazione dall’albo delle cooperative, scioglimento e devoluzione del patrimonio ai fondi mutualistici. Sono state previste inoltre sanzioni per le cooperative che non ottemperano alla diffida impartita dal revisore. È stato altresì disposto l’obbligo di comunicazione dello scioglimento all’Agenzia delle Entrate per monitorare quei frequenti episodi di estinzione in tempi rapidi delle cooperative che vogliono eludere gli obblighi di legge. Infine è stata introdotta la figura del commissario ad acta per le irregolarità minori, riformando l’istituto della gestione commissariale.